Attenzione, quest’anno non tutti prenderanno la tredicesima! Come la spenderanno i fortunati italiani che la ricevono?

Hai mai pensato a come sarebbe il Natale senza quel piccolo bonus che arriva puntuale a dicembre? La tredicesima mensilità, per chi la riceve, è un momento atteso quasi quanto le feste stesse. Ma come funziona negli altri Paesi? E, soprattutto, come viene spesa in Italia?

La risposta potrebbe sorprenderti: se da noi è una tradizione consolidata, altrove non è così scontata. Facciamo un viaggio per scoprire questa curiosità e capire meglio il suo ruolo nelle abitudini di spesa degli italiani.

La tredicesima all’estero: una questione di cultura e diritto

Iniziamo col dire che la tredicesima mensilità non è un diritto universale. In Paesi come la Germania o l’Austria, esiste qualcosa di simile chiamato “Weihnachtsgeld” (denaro natalizio), ma non sempre è garantito. Spesso dipende dai contratti collettivi o dalla buona volontà del datore di lavoro. In Francia, invece, non è una prassi comune, anche se molti settori scelgono di erogare premi di fine anno.

Scendendo verso sud, in Spagna e Portogallo, esiste una sorta di tredicesima, ma la situazione cambia in base ai contratti. In Brasile, invece, è obbligatoria per legge e viene addirittura soprannominata “gratificação de Natal” (gratificazione natalizia). È interessante notare come, in diversi Paesi, questa extra-mensilità non sia pensata per lo shopping natalizio, ma piuttosto come un incentivo economico o un aiuto per le spese annuali.

In Italia: più che un bonus, un salvadanaio per il Natale

In Italia, la tredicesima è un diritto acquisito per molti lavoratori dipendenti e pensionati. Nasce come un’idea per dare sollievo alle famiglie durante le festività e, ancora oggi, il suo arrivo porta un respiro di sollievo in un periodo di spese extra. Ma come viene effettivamente utilizzata?

Per molti, la risposta è quasi ovvia: regali di Natale. Un’indagine recente ha mostrato che una buona parte degli italiani destina la tredicesima a shopping natalizio e cene con i propri cari. Ma non finisce qui. Una fetta significativa utilizza questi soldi per coprire spese rimandate: bollette, rate dell’auto o, più semplicemente, per accumulare un piccolo risparmio.

Un altro dato interessante riguarda l’uso della tredicesima per pagare debiti. Per alcune famiglie, dicembre è l’occasione per rimettersi in pari con scadenze arretrate, facendo quadrare i conti prima di iniziare l’anno nuovo.

La tredicesima e il suo lato emotivo

Ciò che rende unica la tredicesima in Italia è il valore emotivo che le viene attribuito. Non è solo una cifra sul conto corrente: è l’idea di poter vivere il Natale con più leggerezza, senza preoccuparsi troppo delle spese. È quel momento in cui ci si può concedere di acquistare un regalo speciale per i propri figli o di organizzare una cena più ricca del solito.

Ma c’è anche un lato riflessivo. In tempi di difficoltà economiche, la tredicesima diventa più che mai una risorsa fondamentale. Molte famiglie dichiarano di sentire una forte responsabilità su come spenderla, cercando di bilanciare le necessità con i piccoli piaceri.

E tu, come userai la tua?

Alla fine, la tredicesima non è solo una questione di soldi: è un simbolo di come ciascuno di noi interpreta le festività e la propria relazione con il denaro. C’è chi la spende senza pensare troppo, chi la usa per togliersi un peso e chi, invece, preferisce metterla da parte per un obiettivo futuro.

E tu, se la ricevi, hai già pensato a come spenderla quest’anno? Sarà un regalo per te stesso, un aiuto per la famiglia o magari un investimento nei tuoi sogni? Qualunque sia la risposta, ricorda: anche una piccola somma, se ben gestita, può fare la differenza. E forse, la magia del Natale sta anche in questo.

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