Sotto la fitta foresta amazzonica sono state scoperte antiche città risalenti a oltre 2.000 anni fa. Un viaggio affascinante tra strade, tumuli e civiltà dimenticate.
Chi avrebbe mai immaginato che, sotto il verde intricato della foresta amazzonica, si nascondessero antiche città perdute? Nel 2023, un team internazionale di archeologi ha utilizzato la tecnologia avanzata del LIDAR (Light Detection and Ranging) per rivelare un’immensa rete di insediamenti complessi, risalenti a circa 2.000 anni fa, situati vicino agli Ande nell’odierna Amazzonia ecuadoriana.
Questi insediamenti, abitati dal popolo Upano tra il 500 a.C. e il 600 d.C., raccontano una storia affascinante di urbanistica avanzata, agricoltura sofisticata e società organizzate. Non si tratta più della visione romantica di un’Amazzonia popolata solo da piccole tribù nomadi: queste città dimostrano che esistevano civiltà complesse e densamente popolate.
Ma come sono venute alla luce queste antiche città? La tecnologia LIDAR, che utilizza laser per mappare il terreno sotto la vegetazione, è stata determinante. Grazie a una campagna di ricerca avviata nel 2022 e culminata nel 2023, gli studiosi hanno potuto vedere oltre la fitta copertura forestale, rivelando un paesaggio straordinariamente strutturato.
Le scansioni hanno mostrato:
Gli Upano, abitanti di queste città, hanno lasciato tracce di una civiltà avanzata e creativa. Le loro strade e i loro tumuli non erano solo funzionali, ma riflettevano una visione del mondo ben definita. Le strade larghe e rettilinee, ad esempio, collegavano insediamenti principali in una rete urbana complessa, formando una sorta di “valle di città perdute”.
Questa organizzazione suggerisce una società ben strutturata, con un’economia basata sull’agricoltura intensiva. I campi erano irrigati da sistemi di drenaggio elaborati, progettati per gestire le sfide del clima amazzonico. La presenza di infrastrutture così sofisticate indica una popolazione numerosa, stimata in almeno 10.000 abitanti.
Nonostante la loro grandezza e complessità, queste città sono state gradualmente abbandonate. Le ragioni non sono ancora del tutto chiare, ma gli studiosi ipotizzano che:
Questa combinazione di fattori potrebbe spiegare perché queste città siano rimaste sconosciute fino ad oggi.
La scoperta di questa rete di città rivoluziona il nostro modo di vedere l’Amazzonia. Per molto tempo, si è pensato che la foresta fosse troppo inospitale per ospitare grandi civiltà. Queste città, invece, dimostrano che l’Amazzonia era un tempo il cuore di società avanzate, con infrastrutture ingegnose e un rapporto profondo con l’ambiente.
Inoltre, queste scoperte sfidano i pregiudizi coloniali che vedevano le popolazioni indigene dell’Amazzonia come primitive o incapaci di organizzarsi in grandi società. Gli Upano e altre civiltà precolombiane hanno dimostrato di avere una conoscenza ecologica e tecnologica impressionante, che potrebbe ancora insegnarci molto oggi.
Cosa altro potrebbe nascondersi sotto la fitta vegetazione dell’Amazzonia? Ogni nuova scoperta ci spinge a ripensare la storia umana e il rapporto tra uomo e natura. Forse, nel futuro, la tecnologia ci permetterà di svelare ancora più segreti su queste antiche civiltà.
E tu, non sei curioso di sapere quali altre sorprese ci riserva la foresta pluviale? La storia è là fuori, sotto le foglie e la terra, in attesa di essere scoperta.
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