Hai mai riflettuto su quanto spesso ci fidiamo del prossimo? Per molte persone anziane, questa fiducia può trasformarsi in una trappola. Le truffe agli anziani non sono episodi isolati, ma un fenomeno globale che sta crescendo in astuzia e sofisticazione. Dai finti tecnici del gas agli inganni digitali, il rischio non è mai stato così diffuso.
E se ti dicessi che alcune delle truffe più ingegnose viste all’estero potrebbero presto arrivare anche in Italia?
Andiamo a illustrare cosa accade in Italia e all’estero.
Casi reali: storie che fanno riflettere
Le cronache italiane riportano casi che colpiscono per crudeltà e abilità. Un esempio? A Torino, una signora di 84 anni ha consegnato oltre 10.000 euro a un uomo che si spacciava per avvocato, dopo che le era stato detto che suo nipote era in pericolo per un incidente. Questo tipo di truffa, nota come “trucco del nipote”, non è esclusiva del nostro Paese: in Germania, è conosciuto come “Enkeltrick” e da anni svuota i conti degli anziani più fiduciosi.
Non meno frequenti sono le truffe dei falsi tecnici. In Puglia, una coppia di anziani è stata raggirata da un uomo che, fingendosi un operaio del gas, ha convinto i malcapitati a consegnare gioielli e denaro per inesistenti “verifiche di sicurezza”.
All’estero, lo scenario non è meno preoccupante. Negli Stati Uniti, la truffa dell’IRS ha spopolato: truffatori si fingono funzionari delle tasse, minacciando multe o vengono arrestati se non pagate inesistenti tasse arretrate. Questa truffa ha generato decine di milioni di dollari per i criminali. In Giappone, una tecnica simile si chiama “ore ore” (tradotto, “sono io, sono io”): truffatori impersonano figli o nipoti che chiedono denaro con urgenza.
Le truffe più comuni: metodi sempre più insidiosi
Le modalità sono tante, ma il risultato è sempre lo stesso: gli anziani vengono ingannati e derubati. Ecco le più diffuse:
Telefonate sospette: Dal classico “sono un tuo parente” alle chiamate da falsi operatori bancari che chiedono PIN o dati personali.
Truffe digitali: Email o messaggi che promettono vincite o premi spesso nascondono malware o sono pensati per sottrarre denaro.
Incontri porta a porta: Falsi tecnici o addetti comunali convincono le vittime a pagare per lavori inesistenti o consegnare valori per “controlli”.
Inganni in strada: Il trucco della “macchia sulla giacca” continua a mietere vittime: un truffatore distrae l’anziano mentre un complice lo deruba.
Questi schemi si evolvono rapidamente, e non è difficile immaginare che ciò che funziona negli Stati Uniti o in Giappone possa presto essere replicato in Italia.
Come difendersi: poche regole, ma efficaci
Anche se fermare i truffatori non è semplice, ci sono modi per prevenire i loro raggiri. Il primo passo è informare e sensibilizzare : parlare con i propri cari anziani è essenziale. Spesso, una chiacchierata può fare la differenza.
Ecco alcune regole d’oro:
Non aprire la porta agli sconosciuti: Anche se si presentano come tecnici, è importante chiedere un documento e verificare con l’azienda.
Non fornire dati personali al telefono: Nessuna banca o ente ufficiale chiede codici o informazioni sensibili per telefono.
Attenzione alle e-mail sospette: Promesse di vincita facili o richieste urgenti di denaro sono segnali chiari di un possibile raggiro.
Segnalare comportamenti sospetti: Se qualcosa non convince, è meglio rivolgersi alle autorità.
A chi rivolgersi in caso di truffa
Se si è vittime o si sospetta un tentativo di truffa, è fondamentale sapere a chi chiedere aiuto. In Italia, il 112 è il numero di emergenza per segnalazioni situazioni di pericolo. Per le truffe online, si può contattare la Polizia Postale , mentre associazioni come il Codacons offrono supporto legale e pratico.
Molti Comuni italiani hanno attivato sportelli dedicati agli anziani, dove è possibile ricevere informazioni e aiuto per prevenire o affrontare queste situazioni.
