Se hai mai alzato lo sguardo verso il cielo di Milano, è impossibile non rimanere incantati dal profilo del Duomo. Ti sarà capitato di chiederti: “Ma quante sono le guglie che svettano lassù?”
E magari hai lasciato perdere, travolto dalla maestosità dell’intero monumento.
Beh, non sei il solo. Questo straordinario capolavoro non è solo un simbolo della città, ma un vero labirinto di dettagli, misteri e curiosità che continuano a sorprendere chiunque provi a esplorarlo davvero.
Un’impresa epica: chi ha costruito il Duomo?
Cominciamo con una domanda non da poco: chi è il vero artefice del Duomo di Milano? La risposta è meno semplice di quanto si possa pensare. L’idea di costruire una cattedrale così imponente nacque nel 1386, sotto la guida di Gian Galeazzo Visconti, che voleva un’opera capace di rivaleggiare con le grandi cattedrali europee. Da quel momento, il progetto passò tra le mani di tantissimi architetti, artisti e artigiani provenienti da ogni angolo d’Europa.
Tra i nomi più importanti spicca quello di Nicolas de Bonaventure, un architetto francese che introdusse lo stile gotico fiammeggiante, e di Guiniforte Solari, un maestro milanese che aggiunge tocchi italiani al progetto. La costruzione è durata così tanto, oltre 600 anni!, che il Duomo è diventato una sorta di “diario di viaggio” dell’architettura europea.
E poi c’è la Fabbrica del Duomo, l’istituzione creata apposta per gestire questo immenso cantiere. Ancora oggi, questa organizzazione si occupa della manutenzione e del restauro di ogni singolo dettaglio, dalle guglie alle statue.
Curiosità che (forse) non conosci
Statua insolita: santi, pugili e dinosauri
Guardando il Duomo, potresti pensare che tutte le decorazioni siano religiose. E invece, tra le migliaia di statue che lo adornano, si nascondono figure decisamente inaspettate. C’è una scultura che raffigura un pugile con i guanti, un simbolo di forza e resistenza, e persino un dinosauro! Questi dettagli stravaganti sono il risultato di secoli di aggiunte: ogni epoca ha voluto lasciare il proprio segno, mescolando sacro e profano in modi inaspettati.
Un marmo leggendario
Il materiale che rende il Duomo così unico è il marmo rosa di Candoglia, estratto da cave situate vicino al Lago Maggiore. Questo marmo non è solo bello, ma anche incredibilmente resistente, perfetto per un monumento destinato a sfidare il tempo. Curiosamente, per risparmiare sui costi, i blocchi venivano trasportati lungo i Navigli fino a Milano, contrassegnati dalla scritta “AUF” ( Ad Usum Fabricae ), che li esentava da tasse.
La Madonnina, regina del cielo
In cima al Duomo, la Madonnina dorata brilla come un faro. È alta 4 metri ed è stata aggiunta nel 1774. Per lungo tempo, nessun edificio a Milano poteva superare la sua altezza, una sorta di “regola non scritta” per onorarne la sacralità. E quando i grattacieli hanno iniziato a dominare lo skyline, una copia della Madonnina è stata posta anche su di loro, così da rispettare questa tradizione simbolica.
E le guglie?
Adesso che sai chi ha costruito il Duomo e hai scoperto qualche chicca sulla sua storia, torniamo alla domanda iniziale: quante guglie svettano sulla sua superficie? Ogni guglia è un capolavoro a sé, decorata con statue e intarsi che raccontano storie di santi, personaggi storici e allegorie. Ma il numero? Ecco il dato che stavi aspettando: sono ben 135. Sì, hai letto bene, 135 guglie che si alzano verso il cielo, rendendo il Duomo uno dei monumenti gotici più elaborati al mondo.
Perché non salirci?
La prossima volta che ti trovi davanti al Duomo di Milano, non limitarti a guardarlo da terra. Salire sulle terrazze ti regalerà una prospettiva completamente nuova: potrai ammirare da vicino le guglie, le statue, e quella Madonnina che domina la città. E magari ti verrà voglia di contare le guglie una per una… anche se ti avverto, ci vuole parecchia pazienza!
Cos’altro potrebbe nascondersi in un luogo così carico di storia e dettagli? Forse vale la pena tornare e scoprire qualcosa di nuovo ogni volta.