Ti è mai capitato di salire su un taxi, arrivare a destinazione, e nel momento di pagare con la carta sentirti dire: “Non accettiamo il POS”?
Un fatto questo che lascerebbe molte persone con un dubbio: come bisogna comportarsi in queste situazioni? E, soprattutto, è legale per un tassista rifiutare il pagamento con la carta?
Vediamo cosa dice la normativa, come gestire situazioni simili e quali diritti hai come consumatore.
In Italia, l’obbligo di accettare pagamenti elettronici è in vigore da diversi anni e riguarda praticamente tutti gli esercenti, inclusi i tassisti. La legge n. 197/2022 ha ulteriormente rafforzato questo principio, eliminando qualsiasi soglia minima per il pagamento con carta: in altre parole, non importa se l’importo è basso, hai sempre il diritto di pagare con il POS.
In caso di rifiuto da parte dell’esercente, la normativa prevede una sanzione amministrativa: il professionista rischia una multa di 30 euro, aumentata del 4% dell’importo non accettato. Questa misura ha lo scopo di garantire ai consumatori la possibilità di scegliere la modalità di pagamento che preferiscono, senza imposizioni da parte del venditore o del prestatore di servizi.
La risposta breve è: no, non può rifiutare. I taxi rientrano pienamente tra le attività obbligate ad accettare pagamenti elettronici. Questo significa che se hai una carta di credito, un bancomat o una carta prepagata, devi poter pagare senza problemi.
Certo, possono esserci casi di guasti tecnici o situazioni impreviste, ma è responsabilità del tassista assicurarsi che il POS sia funzionante. Non è accettabile che un professionista che opera nel settore dei trasporti non abbia il dispositivo o che scelga deliberatamente di non utilizzarlo.
Se ti trovi in una situazione in cui il tassista dichiara di non avere il POS o si rifiuta di accettare il pagamento con la carta, ci sono alcune opzioni che puoi considerare:
Proponi un pagamento alternativo immediato. Se hai con te contanti sufficienti, potrebbe essere una soluzione pratica per chiudere la questione senza ulteriori complicazioni. Tuttavia, tieni presente che sei nel pieno diritto di insistere per pagare con il POS.
Segnala l’accaduto. Se il tassista persiste nel rifiuto, puoi segnalarlo all’autorita competente. Ogni Comune gestisce il servizio taxi sul proprio territorio, quindi puoi rivolgerti al Comune stesso o alla polizia locale per esporre un reclamo.
Non sentirti obbligato a cedere. Ricorda che non sei tu a dover trovare una soluzione alternativa: è il tassista a essere fuori regola. Se necessario, fagli presente che esiste una multa prevista dalla legge per chi non accetta il pagamento elettronico.
Documenta l’episodio. Annota il numero del taxi o scatta una foto del contrassegno di licenza visibile all’interno del veicolo. Questi dettagli ti saranno utili per eventuali segnalazioni o contestazioni.
Nonostante l’obbligo di legge, alcuni tassisti potrebbero mostrare resistenze verso i pagamenti elettronici. Le motivazioni più comuni includono:
Costi delle transazioni elettroniche. Ogni pagamento effettuato con POS comporta una commissione per l’esercente, che molti considerano penalizzante, soprattutto per importi bassi.
Evasione fiscale. Alcuni preferiscono non utilizzare strumenti tracciabili per non dichiarare tutti i proventi delle corse.
Manutenzione e difficoltà tecniche. Sebbene oggi i dispositivi POS siano estremamente compatti e facili da usare, c’è ancora chi lamenta problemi legati alla connessione o al malfunzionamento.
Conoscere i tuoi diritti fa la differenza. La prossima volta che prendi un taxi, non esitare a chiedere subito se il pagamento con carta è disponibile, per evitare situazioni spiacevoli al momento dell’arrivo. Se il tassista rifiuta il POS, ricorda che hai la legge dalla tua parte e che non sei obbligato a cedere.
E tu, come reagiresti in una situazione simile? Pensi che siano necessarie misure più severe per garantire il rispetto delle regole? Ogni viaggio è un’opportunità per riflettere non solo sulle mete che raggiungiamo, ma anche sui passi che possiamo fare per migliorare il sistema.
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