Hai mai pensato a chi si arricchisce davvero durante le feste di Natale? No, non parliamo solo di Babbo Natale. Dicembre è un mese magico per alcuni, ma anche un periodo di guadagni sfavillanti per certe professioni e mestieri.
Dietro l’atmosfera natalizia fatta di luci e regali, si nasconde un mondo di opportunità economiche, e, diciamolo, anche qualche trucco per sfuggire al Fisco.
Pensiamo ai veri protagonisti delle feste: i commercianti. Negozietti locali, grandi catene, venditori ambulanti , tutti vedono un’impennata dei profitti grazie alla corsa ai regali. Ma i grandi vincitori sono gli e-commerce.
Secondo i dati del 2023, le vendite online a dicembre hanno superato il 20% del fatturato annuo totale in settori come l’elettronica e la moda.
Un’altra categoria che guadagna bene sotto Natale è quella dei ristoratori e catering. Cenoni, pranzi di famiglia, feste aziendali: dicembre è il momento clou per chi lavora con il cibo. Alcuni ristoranti vedono aumentare le prenotazioni del 40%, mentre i servizi di catering arrivano a registrare il doppio degli ordini rispetto a novembre. E non dimentichiamo i pasticceri: pandori artigianali, panettoni gourmet, dolci tipici – ogni anno più costosi e ricercati.
E poi c’è il mondo degli eventi. Musicisti, DJ, animatori e decoratori sono molto richiesti per feste private e celebrazioni pubbliche. In alcune città, il cachet di un DJ per Capodanno può superare i 5.000 euro per una sola serata. Un guadagno niente male per poche ore di lavoro!
Ovviamente, dove ci sono alti guadagni, il Fisco non sta a guardare. Tuttavia, durante le feste, la tentazione di fare un po’ i furbi sembra irresistibile. Secondo un report dell’Agenzia delle Entrate, i settori con il tasso più alto di evasione fiscale nel periodo natalizio includono proprio i venditori ambulanti e alcune attività legate agli eventi.
I dati del 2022 indicano che circa il 37% degli operatori del commercio al dettaglio in contanti non ha dichiarato parte del fatturato durante le festività. Tra questi, i mercatini di Natale sono un caso emblematico: i piccoli artigiani e gli ambulanti, che spesso operano senza registratori di cassa, risultano tra i principali protagonisti dell’evasione.
Anche il settore della ristorazione non scherza. Tra ricevute mai emesse e scontrini “dimenticati”, le verifiche dell’Agenzia delle Entrate hanno mostrato una discrepanza media del 15% tra gli incassi dichiarati e quelli effettivi. In particolare, le cene aziendali e gli eventi privati sono difficili da tracciare, rendendo questo segmento un terreno fertile per l’evasione.
Non meno rilevante è il caso degli e-commerce non registrati in Italia. Alcuni venditori sfruttano piattaforme estere per eludere il pagamento dell’IVA, approfittando dell’alto volume di acquisti online durante le feste.
Ma allora, chi è il vero vincitore di Natale? Chi lavora sodo o chi riesce a “farla franca”? Forse la domanda giusta è un’altra: quanto vale davvero l’onestà? È chiaro che il periodo natalizio offre opportunità uniche per molte categorie, ma non possiamo ignorare l’impatto dell’evasione fiscale sull’intera economia.
E tu, hai mai pensato a quante delle tue spese natalizie finiscono nel circuito dell’economia sommersa? Forse la prossima volta che comprerai un panettone o ti concederai una cena speciale, potresti chiedere (con un sorriso) lo scontrino. Chissà, magari il vero spirito del Natale inizia anche da piccoli gesti come questo.
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