È quasi mezzanotte, i festeggiamenti sono nell’aria e il cielo si prepara a colorarsi di luci scintillanti. Ma non tutti condividono l’entusiasmo per i fuochi d’artificio e i petardi: cani terrorizzati, anziani svegliati di soprassalto, bebè che piangono e, magari, un vicino che decide di trasformare il cortile in un piccolo campo di battaglia.
Ma può davvero farlo? E, soprattutto, cosa dice la legge?
Scopriamolo insieme, con uno sguardo pratico su come tutelarsi e vivere un Capodanno più sereno.
Partiamo dalle basi: in Italia, l’uso di fuochi d’artificio e petardi è regolato da normative precise. Il loro utilizzo è consentito solo nel rispetto delle leggi sulla sicurezza pubblica, e il tipo di materiale pirotecnico usato deve essere certificato e venduto da rivenditori autorizzati. Detto questo, ogni Comune può introdurre ordinanze specifiche che vietano o limitano l’uso di petardi, soprattutto nei centri abitati o in aree sensibili.
Cosa significa per te e il tuo vicino? Se il tuo Comune ha emesso un’ordinanza che vieta i fuochi d’artificio, il tuo vicino è obbligato a rispettarla. Questo perché, in caso di inosservanza, rischia multe salate che possono superare anche i 500 euro. Controlla sul sito del tuo Comune o informati presso la polizia locale: spesso, queste ordinanze vengono pubblicizzate durante il periodo delle festività.
E se non ci sono divieti espliciti? In assenza di specifiche restrizioni comunali, il vicino può utilizzare fuochi legali, ma deve farlo in sicurezza, evitando danni a persone, animali o cose. Esistono poi leggi generali sul disturbo della quiete pubblica che potrebbero comunque essere applicate.
Anche se non ci sono divieti espliciti, il tuo vicino non è libero di fare ciò che vuole. Secondo l’articolo 659 del Codice Penale, chi disturba il riposo o l’attività delle persone è punibile con un’ammenda o, nei casi più gravi, con l’arresto fino a tre mesi. Questo significa che l’esplosione di petardi particolarmente rumorosi, specie in orari sensibili, potrebbe configurarsi come disturbo della quiete pubblica.
Come agire in questo caso? Il primo passo è cercare il dialogo. Spesso, una semplice conversazione può risolvere situazioni spiacevoli. Se questo non funziona e i petardi continuano a creare disagio, puoi contattare le forze dell’ordine per una segnalazione. Polizia locale, carabinieri o polizia di Stato possono intervenire e verificare la situazione.
Gli animali domestici, in particolare i cani, soffrono enormemente per il rumore causato dai fuochi d’artificio. Il rumore può causare stress, ansia e, nei casi più gravi, veri e propri attacchi di panico. Se hai un animale in casa, crea un ambiente tranquillo: chiudi finestre e tapparelle, metti della musica rilassante e assicurati che il tuo amico a quattro zampe abbia un posto sicuro dove rifugiarsi.
E se i petardi diventano pericolosi? Se il vicino lancia petardi troppo vicini alla tua proprietà o in modo imprudente, segnalalo immediatamente. In questi casi, si può configurare il reato di getto pericoloso di cose (articolo 674 del Codice Penale), che punisce chiunque metta in pericolo l’incolumità altrui.
Non mancano, purtroppo, esempi di cronaca che mostrano quanto l’uso irresponsabile di petardi e fuochi d’artificio possa causare problemi seri. Nel 2021, in un piccolo paese del Nord Italia, un uomo ha lanciato un razzo pirotecnico che è finito contro una casa, causando un incendio al balcone. Fortunatamente, non ci sono state vittime, ma i danni materiali sono stati significativi. Più di recente, un caso a Napoli ha visto un minore ferirsi gravemente a una mano maneggiando un petardo illegale.
Questi episodi, e non sono pochi, dimostrano che la prudenza non è mai troppa e che, in presenza di comportamenti pericolosi, è fondamentale agire tempestivamente.
Capodanno è un momento di festa, ma è anche l’occasione per riflettere sul rispetto reciproco. I fuochi d’artificio possono essere belli da vedere, ma a che prezzo? Forse, la vera magia del nuovo anno sta nel trovare modi di celebrare che uniscano tutti, senza esclusioni. E tu, come immagini un Capodanno davvero inclusivo? Forse, iniziando dalla consapevolezza, possiamo fare la differenza.
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