La guerra fa schizzare i prezzi delle bollette: ecco come i tagli ai flussi energetici influiranno sulle nostre spese
Quanto costa un caffè? Un euro, giusto? Bene, preparatevi a vedere quel caffè trasformarsi nel simbolo della nuova stangata che ci aspetta.
Perché? Per via della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze sul mercato del gas. Da oggi, infatti, il flusso di gas russo verso l’Europa, passando attraverso l’Ucraina, è stato interrotto. Questo significa meno energia disponibile e, prevedibilmente, bollette più care.
La situazione è già critica. Il nuovo stop al gas russo rappresenta circa il 5% degli ingressi di metano nel nostro continente. I Paesi più colpiti? Slovacchia e Moldavia, ma anche l’Italia si trova a fare i conti con un mercato che non perdona. Al momento, le nostre scorte di gas per l’inverno sono all’80,5%, un dato rassicurante ma non sufficiente a placare le preoccupazioni.
La buona notizia è che il nostro Paese ha investito su nuovi rigassificatori, come quelli di Piombino e Ravenna, ma la cattiva è che i prezzi internazionali sono schizzati a 50,45 euro al megawattora. Si tratta della tariffa più alta registrata negli ultimi 12 mesi.
È qui che arrivano i numeri più pesanti. Secondo Nomisma Energia, l’impatto sui consumatori sarà devastante: si parla di un aumento medio delle bollette fino al 30%. Tradotto in soldoni, una famiglia italiana potrebbe spendere circa 365 euro in più all’anno tra luce e gas. Fate due conti: è come aggiungere un euro al giorno alla vostra spesa energetica. Un piccolo costo che, sommato, diventa un macigno sul bilancio familiare.
La questione del gas non è mai stata semplice, ma ora è un vero e proprio rompicapo geopolitico. La guerra ha ridotto drasticamente i flussi dalla Russia, costringendo l’Europa a cercare alternative.
Se da un lato stiamo diversificando le fonti di approvvigionamento, dall’altro i costi delle materie prime restano elevati, trascinando con sé tutto il resto: bollette, prodotti alimentari e beni di consumo.
Se l’idea di pagare un euro in più al giorno vi fa salire la pressione, ci sono alcuni accorgimenti per limitare i danni. Ecco qualche suggerimento pratico:
Il futuro è ancora incerto. La guerra in Ucraina, le tensioni internazionali e il cambiamento climatico sono tutti fattori che rendono il mercato energetico estremamente instabile. Tuttavia, c’è spazio per la speranza: l’Europa sta investendo massicciamente in energie rinnovabili e in infrastrutture più moderne. Potrebbe volerci tempo, ma ogni passo in avanti è un piccolo sollievo per i consumatori.
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