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Comprate solo carta da cucina bianca: con quella decorata state rischiando grosso

Perché la carta da cucina ha un avvertimento sulle decorazioni? A volte la scelta più semplice potrebbe essere la più sicura

Ti sei mai soffermato a pensare a quanti oggetti apparentemente innocui usiamo ogni giorno senza farci troppe domande? La carta da cucina decorata è uno di questi.

Carta cucina: meglio utilizzare quella senza decorazioni – ugoguidi.it

Quei rotoli colorati che promettono di abbinare funzionalità e bellezza alle nostre cucine potrebbero nascondere qualche sorpresa tutt’altro che piacevole. E la cosa preoccupante è che non ce ne accorgiamo, almeno fino a quando non leggiamo con attenzione le etichette.

Diciamoci la verità: chi legge mai le minuscole scritte sul retro dei prodotti? Eppure, è proprio lì che spesso si nascondono dettagli importanti. Nel caso della carta da cucina decorata, molte etichette riportano una nota poco rassicurante: “usare solo dalla parte non decorata”. Aspetta, cosa? Perché mai un prodotto pensato per essere pratico e accattivante dovrebbe portarci a evitare una parte di sé?

La risposta si trova nei materiali e nelle tinture utilizzate per creare quelle decorazioni. Anche marchi rinomati riportano questa avvertenza, il che solleva domande inquietanti sulla sicurezza di questi prodotti. Se le tinture non sono sicure a contatto con gli alimenti, perché vengono comunque utilizzate? E perché questa informazione cruciale viene relegata in un angolino poco visibile dell’etichetta?

Perché sulla carta da cucina c’è quella scritta preoccupante?

Questa non è una questione marginale o limitata a pochi produttori. La presenza di questa avvertenza è sorprendentemente comune, segnalando un problema che riguarda gran parte dell’industria della carta da cucina decorata. Eppure, la comunicazione verso i consumatori è minima, quasi come se fosse un segreto scomodo.

Immagina di comprare una maglietta nuova e trovare scritto: “non indossare a contatto diretto con la pelle”. Ti sembrerebbe assurdo, no? Lo stesso principio dovrebbe valere per la carta da cucina, un prodotto che utilizziamo per asciugare cibi, pulire superfici e persino cucinare.

Meglio sempre utilizzare carta da cucina non decorata o un bel rotolone così – ugoguidi.it

Nel 2014 è stata ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) a rinnovare l’allarme: gli inchiostri utilizzati per colorare, stampare disegni o scritte su tovaglioli e imballaggi alimentari  – si legge su ChemicalSRL – possono contenere ammine aromatiche primarie che hanno proprietà cancerogene e mutagene. I colori più a rischio sono il giallo, arancione e rosso perché è per ottenere queste tonalità che si ricorre alle ammine. Secondo ADUC disegni colori e fotografie sulle tovagliette sarebbero quindi spesso “fuori legge”.

A questo punto, la domanda è inevitabile: vale davvero la pena sacrificare la sicurezza per un po’ di estetica? Le decorazioni sulla carta da cucina non aggiungono alcun valore pratico e, a conti fatti, possono rappresentare un rischio evitabile. Optare per carta bianca e priva di decorazioni è una scelta più sicura, soprattutto se consideriamo quanto spesso questi rotoli entrano in contatto con i nostri alimenti.

La soluzione più immediata è prestare maggiore attenzione a ciò che compriamo. Leggere le etichette non è solo un esercizio di pazienza, ma un passo verso scelte più consapevoli. Inoltre, possiamo spingere i produttori a essere più trasparenti e responsabili. Perché non rendere le informazioni fondamentali più visibili? Perché non adottare standard più sicuri per la produzione di carta da cucina decorata?

Alla fine, il problema della carta da cucina decorata è solo la punta dell’iceberg. Solleva questioni più ampie sulla trasparenza e sull’etica nell’industria dei beni di consumo. Quanti altri prodotti usiamo quotidianamente senza sapere davvero cosa contengono? E quanto siamo disposti a mettere a rischio la nostra salute per piccoli dettagli estetici?

Forse è il momento di chiederci quali sono le nostre vere priorità. La prossima volta che afferri un rotolo di carta decorata al supermercato, fai una pausa e pensa: è davvero ciò di cui hai bisogno? O magari quella semplice carta bianca, senza fronzoli, è la scelta più saggia per te e la tua famiglia?

Antonio Papa

Giornalista pubblicista dal 2010, "fratello maggiore" di tanti redattori del network, autore di trasmissioni televisive. In TvPlay sono, insieme a Claudio Mancini, il conduttore di FantaTvPlay, di "Chi Ha Fatto Palo" e di altri format creati da noi. Sono una persona che ha fatto della scrittura la sua ragione di vita, coronando un sogno che avevo fin da bambino. Il mio motto è “lavorare seriamente senza mai prendersi sul serio”. Cerco di trasmettere la mia passione e il mio entusiasmo alle persone che lavorano con me: quando ci riesco… ci divertiamo!

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